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Archivio di Stato di Trapani

ISTITUTO

L’Archivio di Stato fu istituito nel 1843 dal governo borbonico con sede nel Palazzo dell’Intendenza. Nel 1862 fu trasferito presso l’ex convento di San Rocco, nel centro storico della città. L’edificio subì gravissimi danneggiamenti a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che portarono alla perdita di parecchia documentazione ivi custodita. Dal 2009, dopo lunghi lavori di ristrutturazione ancora oggi in corso, ha sede presso l’ex convento di Sant’Anna, edificato con l’annessa chiesa a partire dal 1620 dai padri francescani riformati e, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi, adibito a caserma della Guardia di Finanza.

Il patrimonio archivistico custodito dall’Archivio di Stato si compone di documentazione versata dagli uffici statali periferici. L’Istituto conserva, inoltre, gli archivi di enti amministrativi e giudiziari di Antico Regime, dell’epoca della Restaurazione e, infine, documentazione pervenuta da enti soppressi o per mezzo di donazione e acquisto. Tra i fondi maggiormente consultati vi è quello notarile, che spicca per consistenza e antichità e comprende unità archivistiche databili a partire dal 1297. Oltre a fornirci testimonianze di inestimabile valore per la ricostruzione della storia e della cultura del territorio, ci ha restituito un ampio numero di manoscritti in pergamena, recanti testi letterari, liturgici, musicali, diplomi e privilegi, che venivano riutilizzati come rinforzo esterno dei volumi. L’Archivio di Stato conserva, inoltre, fonti importantissime per la ricerca genealogica, come i registri di Stato civile dal 1820 al 1928, per una consistenza complessiva di 10.720 unità, e registri di liste di leva.

Da segnalare, infine, le raccolte di mappe catastali e carte topografiche, interamente digitalizzate, per un totale di 3.490 unità cartografiche. Nel complesso, il materiale documentario custodito occupa circa 6.500 metri lineari di scaffalatura. Le attività dell’Archivio di Stato prevedono la manutenzione e conservazione del patrimonio documentario per assicurarne la fruizione alle future generazioni.

Vengono costantemente effettuate operazioni di ordinamento/riordinamento e descrizione dei complessi documentari e si offre un servizio di assistenza agli studiosi in sala di studio e supporto a distanza con il servizio di ricerca per corrispondenza. Inoltre, numerose sono le attività di diffusione della conoscenza e valorizzazione del patrimonio documentario attraverso visite guidate, progetti formativi dedicati alle scuole e organizzazione di mostre documentarie.



Ultimo aggiornamento: 23/10/2024